Come gestire e prevenire il contenzioso civile e fallimentare

giugno 11th, 2018|PROFESSIONISTI|

I 5 settori di tutela per prevenire e gestire il contenzioso civile e penale

Si dice che “ al fianco di un grande uomo ci sia sempre una grande donna”. Ebbene anche in un’impresa funziona pressappoco così .

Al fianco di un grande amministratore c’è sempre un valido consulente. In effetti, i dilemmi e le scelte che impegnano la persona che riveste tale carica sono molteplici come tanti e di varia natura sono i compiti che lo stesso si trova a dover affrontare per far navigare a gonfie vele l’impresa che amministra.

L ‘amministratore si trova, infatti, a camminare su un sentiero disseminato da ostacoli e lungo il cui percorso dovrà essere in grado di driblare i possibili guai per non cadere nelle maglie della responsabilità per l’eventuale entrata in crisi dell’impresa.

I 5 settori di tutela

Tra i più rilevanti ambiti di azione che vedono l‘amministratore rispondere per i suoi comportamenti negligenti o colposi, quando non addirittura dolosi, ci sono sia quelli relativi alla fase strategico – decisionale sia quelli delle successive fasi esecutive quali ad esempio:

  1. adempimenti in base allo Statuto
  2. adempimenti in base alla legge civile, fiscale (con potenziali responsabilità penali)
  3.  scelte di gestione del patrimonio e scelte finanziarie
  4. gestione e soluzione di eventuali conflitti con i soci di minoranza
  5. prevenzione e soluzione di conflitti coi debitori e/ creditori sociali  (Clienti , fornitori Banche ecc.)

A prescindere, infatti, dalla presenza o meno del Collegio Sindacale con poteri di supervisione e controllo, per evitare di rimanere impigliati nelle maglie delle tante incombenze e responsabilità occorre monitorare periodicamente lo stato di ogni settore di competenza.

Come evitare l’azione di responsabilità

Tra i tanti settori che richiedono un’attenta gestione vi è senza dubbio quello contrattuale che segna la vita dell’impresa fin dal suo nascere .

Si pensi alla mole di contratti che l’amministratore si trova a  dover curare in ogni dettaglio (contratti tra impresa e privati, clienti, con altre imprese, con Enti pubblici e P.A. ecc .)  con competenza e professionalità , chiamato ad adottare ogni giorno decisioni da cui può dipendere il buon andamento degli affari.

Può non poche volte capitare che l’impresa, e con essa l’amministratore, rivesta il ruolo di “consumatore “ dando vita ad una serie di rapporti con soggetti c.d. forti quali Banche,  Agenzia delle Entrate, Assicurazioni, in grado di segnare profondamente il percorso finanziario ed economico patrimoniale dell’impresa.

In un momento di contrazione del mercato (inteso come luogo in cui si incontrato domanda ed offerta di beni e servizi) si pensi alle implicazioni per la vita dell’impresa di una stretta creditizia operata inaspettatamente dalla Banca presso la quale si ha il “Fido”

Tradotto  in termini espliciti, cosa fare nel caso in cui l’amministratore si veda negare una liquidità monetaria su cui aveva potuto contare fino ad un dato momento?

Che tutela è data all’amministratore ed all’impresa ?

Conclusioni

Una guida all’analisi in fase preliminare ed in fase esecutiva dell’andamento della situazione patrimoniale e finanziaria non è cosa semplice e richiede consapevolezza dei profili di competenza che può essere limitata attraverso lo studio di un piano strategico  ben delineato in grado di agevolare il monitoraggio (in ogni momento ) di ogni eventuale criticità fin dal suo nascere .

E’ necessario agire velocemente adottando i correttivi di volta in volta richiesti sapendo subito su quale punto di forza si potrà fare affidamento, neutralizzando i rischi derivanti dai punti più deboli.

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