Mancata comunicazione alla Cassa Forense del reddito professionale: prescrizione in 5 anni

La sanzione pecuniaria per l'inottemperanza ha natura amministrativa ed è soggetta alla prescrizione quinquennale, decorrente dal giorno in cui è stata commessa la violazione. Lo ha stabilito la Cassazione con sentenza n. 17258/2018

Revoca di atti a titolo gratuito: sufficiente la consapevolezza di arrecare pregiudizio al creditore

La Cassazione, con la sentenza n. 17336/2018, è tornata sul tema della revocatoria degli atti a titolo gratuito

Risarcimento danni su minori: quando è necessaria l'autorizzazione del giudice tutelare

Con sentenza n. 7255/2018 la Cassazione si è pronunciata in merito ai casi in cui sia necessaria l’autorizzazione del Giudice Tutelare ex art. 320 c.p.c.

Rifiuta l'etilometro? Obbligatorio avviso del diritto di avere un avvocato

Al momento dell’etilometro, deve essere espresso l’invito a farsi assistere da un difensore di fiducia, indipendentemente dall’esito dell'accertamento. Lo ha stabilito la Suprema Corte con sentenza n. 29081/2018

Decadenza dalla responsabilità genitoriale: la sentenza della Cassazione

La Cassazione, con ordinanza n. 15949/2018, ha dichiarato inammissibile il ricorso del padre di un minore

Dilazione del pagamento: gli interessi non vanno calcolati sulle sanzioni

La Cassazione, con l’ordinanza n. 16553/2018, si è pronunciata sul calcolo degli interessi da dilazione delle somme iscritte a ruolo

Assemblea condominiale: delega in bianco, l'onere della prova spetta al condomino delegante

La sussistenza di un accordo tra delegante e delegato deve essere necessariamente provato dall’attore. Lo ha sancito la Cassazione con sentenza n. 16673/2018

Gravi maltrattamenti in famiglia: condannato il marito

Lo ha stabilito la Cassazione, con sentenza n. 29255/2018. All’imputato veniva contestato il reato di maltrattamento contro familiari e conviventi ex art. 572 c.p.

Molestie e disturbi all'ex marito: punita la moglie

L’art. 660 c.p. punisce la condotta di chi reca molestia o disturbo al altro soggetto, se commessa con la consapevolezza della sua idoneità a molestare o disturbare il soggetto passivo del reato. Lo ha stabilito la Cassazione con la sentenza n. 28253/2018

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