
Nullo accertamento da studi di settore se non c'è prima contraddittorio col contribuente
La Corte di Cassazione con la sentenza del 31 maggio 2013, n. 13773 ribadisce che l’avviso di accertamento fondato sullo scostamento del reddito dichiarato rispetto agli standars dei parametri o degli studi di settore è nullo qualora non preceduto dal contraddittorio con il contribuente.
Infatti, ricordano gli ermellini, in tale sede, il contribuente «ha l’onere di provare, senza limitazione alcuna di mezzi e di contenuto, la sussistenza di condizioni che giustificano l’esclusione dell’impresa dall’area dei soggetti cui possono essere applicati gli “standards” o la specifica realtà dell’attività economica nel periodo di tempo in esame, mentre la motivazione dell’atto di accertamento non può esaurirsi nel rilievo dello scostamento, ma deve essere integrata con la dimostrazione dell’applicabilità in concreto dello “standard”».

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Con una recente pronuncia (Ordinanza del 28 aprile 2025 n. 11154) la Corte di Cassazione, Sez. Lav., ha ribadito in ambito giuslavoristico un principio già ampiamente consolidato nella giurisprudenza di legittimità. Nel particolare ha precisato [...]
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