Sparlare dei capi su WhatsApp non è reato
Con la sentenza n. 11665/2022, la Cassazione ha enunciato il principio secondo cui denigrare il proprio capo su WhatsApp non configura un’ipotesi di reato. La vicenda processuale nasce dal ricorso al Tribunale di Udine, proposto da un dipendente della Italpol s.p.a., al fine di far dichiarare l’illegittimità del licenziamento per giusta causa intimatogli dall’impresa a