
Giudici di Pace: sciopero dal 2 al 6 ottobre
Con comunicato ufficiale del 15 settembre 2017 i Giudici onorari di tribunale, i Giudici di Pace ed i Vice Procuratori onorari hanno proclamato la propria astensione dalle udienze civile e penali per tutta la settimana dal 2 al 6 ottobre 2017.
Mediante tale protesta le citate categorie intendono mostrare nuovamente la propria contrarietà nei confronti della riforma approvata dal Governo poiché la medesima non rispetta “i principi di salvaguardia e indipendenza della magistratura onoraria, da intendersi come componente fondamentale e non sacrificabile dell’unica magistratura ordinaria”.
Vieppiù, secondo i Magistrati sarebbero i cittadini comuni a risentire maggiormente di questa battaglia tra i poteri dello Stato poiché in tal modo vengono abbandonati ad un sistema che non garantisce più una reale tutela ma soltanto “comode improcedibilità penali e accertamenti in sede civile sempre più sommari e costosi”.
Il predetto comunicato si conclude evidenziando l’impossibilità, al momento, di dialogo con il Governo e con tutti coloro che appoggiano la contestata riforma, fatta di “scelte autolesionistiche”, e che, oltre ad affossare la magistratura, sta minando la credibilità di tutte le istituzioni.
Dott.ssa Carmen Giovannini

Giudici di Pace: sciopero dal 2 al 6 ottobre
Con comunicato ufficiale del 15 settembre 2017 i Giudici onorari di tribunale, i Giudici di Pace ed i Vice Procuratori onorari hanno proclamato la propria astensione dalle udienze civile e penali per tutta la settimana dal 2 al 6 ottobre 2017.
Mediante tale protesta le citate categorie intendono mostrare nuovamente la propria contrarietà nei confronti della riforma approvata dal Governo poiché la medesima non rispetta “i principi di salvaguardia e indipendenza della magistratura onoraria, da intendersi come componente fondamentale e non sacrificabile dell’unica magistratura ordinaria”.
Vieppiù, secondo i Magistrati sarebbero i cittadini comuni a risentire maggiormente di questa battaglia tra i poteri dello Stato poiché in tal modo vengono abbandonati ad un sistema che non garantisce più una reale tutela ma soltanto “comode improcedibilità penali e accertamenti in sede civile sempre più sommari e costosi”.
Il predetto comunicato si conclude evidenziando l’impossibilità, al momento, di dialogo con il Governo e con tutti coloro che appoggiano la contestata riforma, fatta di “scelte autolesionistiche”, e che, oltre ad affossare la magistratura, sta minando la credibilità di tutte le istituzioni.
Dott.ssa Carmen Giovannini
Recent posts.
La Terza Sezione Penale della Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 18464 del 16 maggio 2025, accogliendo il ricorso presentato dall’avvocato Salvatore Staiano, ha ammesso l’utilizzo, da parte degli avvocati della difesa, dei file di [...]
In un’epoca in cui ogni informazione diffusa sul web sembra destinata a restare per sempre, la Corte di Cassazione, con la sentenza n. 14488/2025, affronta una questione tanto attuale quanto delicata: il rapporto tra il [...]
In materia di interessi previsti dal d.lgs n. 231 del 2002 e in particolare sui debiti oggetto di procedure concorsuali aperte, la Cassazione, con una recente ordinanza, chiarisce come l’esclusione dall’applicazione del tasso legale di [...]
Recent posts.
La Terza Sezione Penale della Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 18464 del 16 maggio 2025, accogliendo il ricorso presentato dall’avvocato Salvatore Staiano, ha ammesso l’utilizzo, da parte degli avvocati della difesa, dei file di [...]
In un’epoca in cui ogni informazione diffusa sul web sembra destinata a restare per sempre, la Corte di Cassazione, con la sentenza n. 14488/2025, affronta una questione tanto attuale quanto delicata: il rapporto tra il [...]