Azione revocatoria, il termine di prescrizione decorre dalla conoscibilità dell'atto depositivo

Egregio Avvocato, mi chiamo Simona e gestisco una cartoleria a Messina. Anni fa un mio fornitore mi fece causa ritenendo – erroneamente – che non avessi provveduto a pagare una fornitura. Il giudizio, dinanzi al Tribunale di Messina, si è concluso nel mese di novembre 2007 con una sentenza che [...]

Infortuni sul lavoro, quali responsabilità ha l'impresa

La Suprema Corte di Cassazione, con sentenza n. 600/2012, si è occupata del tema della sicurezza sul posto di lavoro ed, in particolare, si è mossa a delineare, in tale ambito, la responsabilità ascrivibile al datore di lavoro in caso di infortunio ai danni dei lavoratori distinguendo, in particolare, fra [...]

Eccezione di inadempimento per i contratti a prestazioni corrispettive

La Corte di Cassazione, con la sentenza del 5 settembre 2012, n. 14905 torna a pronunciarsi in merito all’eccezione di inadempimento nei contratti a prestazioni corrispettive. In particolare, i giudici di legittimità ritengono applicabile anche ai rapporti di lavoro il principio generale secondo cui il rifiuto di adempiere [...]

Come incidono gli interventi del Governo sulla professione di avvocato

Il Governo è intervenuto con forza nel decorso mese di agosto sulla nostra professione andando ad incidere pesantemente: – sull’accesso all’esercizio della professione, definendolo libero e senza limitazioni se non quelle fondate su espresse previsioni inerenti al possesso o al riconoscimento dei titoli previsti dalla legge per la qualifica e [...]

La forma scritta per la stipula dei contratti pubblici non vale per gli incarichi conferiti ai difensori

La conclusione dei contratti professionali con la P.A. deve sottostare al rigore della forma scritta ad substantiam, secondo quanto previsto dalla normativa giuscontabilistica: in primis dall’art. 17, del R.D. 18.11.1923, n. 2440. Sembra però che la prassi abbia stentato ad applicare questo rigoroso canone agli incarichi conferiti agli avvocati per [...]

Il tetto può essere trasformato in terrazza, ma ci sono dei limiti

La Corte di Cassazione, con Sentenza n. 14107 del 3 agosto 2012, ha stabilito l’illegittimità della trasformazione di una parte del tetto dell’edificio in terrazza ad uso esclusivo proprio del proprietario del piano sottostante al tetto comune, in quanto tale attività, oltre a non essere riconducibile al diritto di sopraelevazione [...]

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