
La revocatoria degli atti di disposizione patrimoniale
Il Tribunale di Roma, con sentenza n.11881/2004, in accoglimento della domanda di parte attrice, ha ritenuto oggettivamente revocabili ex art. 67 Legge Fallimentare i versamenti eseguiti dalla società in bonis nell’anno antecedente alla dichiarazione di fallimento stante l’effettivo conoscimento da parte dell’istituto di credito dello stato di difficoltà in cui versava la ditta.
Ribadisce il tribunale, infatti, ripercorrendo la pacifica giurisprudenza sul punto, che la conoscibilità del dissesto è equiparabile all’effettiva conoscenza dello stesso purché quest’ultima sia fondata su elementi che ogni operatore commerciale del settore avrebbe potuto percepire con applicazione dell’ordinaria diligenza.
Tale principio vale, continua il tribunale, a maggior ragione per gli istituti di credito che sono operatori economici particolarmente qualificati, con capacità tecniche ed organizzative che li rendono specialmente capaci a percepire tempestivamente i sintomi dello stato di insolvenza.
Commento alla sentenza emessa dal Tribunale di Roma n. 11811/2004
Sergio Scicchitano

La revocatoria degli atti di disposizione patrimoniale
Il Tribunale di Roma, con sentenza n.11881/2004, in accoglimento della domanda di parte attrice, ha ritenuto oggettivamente revocabili ex art. 67 Legge Fallimentare i versamenti eseguiti dalla società in bonis nell’anno antecedente alla dichiarazione di fallimento stante l’effettivo conoscimento da parte dell’istituto di credito dello stato di difficoltà in cui versava la ditta.
Ribadisce il tribunale, infatti, ripercorrendo la pacifica giurisprudenza sul punto, che la conoscibilità del dissesto è equiparabile all’effettiva conoscenza dello stesso purché quest’ultima sia fondata su elementi che ogni operatore commerciale del settore avrebbe potuto percepire con applicazione dell’ordinaria diligenza.
Tale principio vale, continua il tribunale, a maggior ragione per gli istituti di credito che sono operatori economici particolarmente qualificati, con capacità tecniche ed organizzative che li rendono specialmente capaci a percepire tempestivamente i sintomi dello stato di insolvenza.
Commento alla sentenza emessa dal Tribunale di Roma n. 11811/2004
Sergio Scicchitano
Recent posts.
Il dibattito giurisprudenziale in merito alla figura giuridica del mutuo c.d. solutorio è stato risolto con la recente sentenza n. 5841 del 05.03.2025 delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione. A differenza di quello tradizionale [...]
La Corte di Cassazione, con ordinanza n. 3 del 27 marzo 2025 (R.G. 27791/2024), ha affrontato una questione di rilevante importanza in materia di confisca di prevenzione, riguardante i beni che vengono ritenuti fittiziamente intestati a [...]
La sentenza n. 7299 del 19 marzo 2025 delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione affronta in modo articolato il tema del frazionamento abusivo del credito, un principio ormai consolidato nella giurisprudenza della Suprema Corte, [...]
Recent posts.
Il dibattito giurisprudenziale in merito alla figura giuridica del mutuo c.d. solutorio è stato risolto con la recente sentenza n. 5841 del 05.03.2025 delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione. A differenza di quello tradizionale [...]
La Corte di Cassazione, con ordinanza n. 3 del 27 marzo 2025 (R.G. 27791/2024), ha affrontato una questione di rilevante importanza in materia di confisca di prevenzione, riguardante i beni che vengono ritenuti fittiziamente intestati a [...]