
Scrivere recensioni false è un crimine: sentenza storica per il web
Con sentenza n. 1680 del 28 luglio 2018 il Tribunale penale di Lecce ha emesso una storica sentenza che costituisce un fondamentale precedente al contrasto del fenomeno delle false recensioni via web e segna un importante risultato in tema di tutela dei consumatori.
Nella fattispecie in esame all’imputato veniva contestato il reato di sostituzione di persona ex 494 c.p. poiché aveva realizzato false recensioni da inserire sulla nota piattaforma digitale, denominata Tripadvisor, sotto il pagamento di una somma di denaro.
La denuncia di tale truffa aveva origine dalla scoperta di un ristoratore friulano, il quale aveva ricevuto un’offerta dall’odierno condannato, relativa ad un pacchetto di false recensioni positive con prezzario fisso da inserire sul sito internet dietro il corrispettivo di una determinata somma di denaro – 10 recensioni = 100 euro, 30 recensioni = 240 euro -, con lo scopo di far accrescere la clientela del locale.
La segnalazione dell’esercente ha permesso di identificare il soggetto reo di tale truffa e anche il punto bancomat dove lo stesso passava a convertire i pagamenti ricevuti online dai ristoratori, al fine di accrescere le sue finanze in modo illecito.
Nel caso de quo, TripAdvisor si è costituita parte civile nel processo ed ha condiviso le prove raccolte dal suo team di investigazione frodi il quale aveva rilevato nelle recensioni in oggetto un uso smoderato di aggettivi.
La sentenza del Tribunale penale di Lecce ha condannato così l’imputato a 9 mesi di reclusione – pena non sospesa a causa dei precedenti penali per truffa a carico del condannato – e al pagamento di € 8.000, corrispondenti ai proventi illeciti accumulati durante la reiterata attività di truffa .
Dott.ssa Chiara Cavallaro

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