
Processo civile: cosa succede se l'individuazione del teste è imperfetta
Con sentenza n. 26058/2013 la Cassazione ha affermato che il teste deve essere indicato in maniera sufficientemente determinata o comunque determinabile giacché un’imperfetta o incompleta designazione degli elementi identificativi (nome, cognome, residenza ed etc..) è idonea ad arrecare un vulnus alla difesa e al contraddittorio solo se provochi in concreto la citazione e l’assunzione come teste di un soggetto realmente diverso da quello previamente indicato, così da spiazzare l’aspettativa della controparte.
Nel caso di specie il fatto di aver indicato erroneamente il nome di battesimo del teste poi effettivamente citato e comparso in udienza è frutto di un mero errore materiale giacché dalla lettura del capitolo di prova articolato era evidente l’identificazione del soggetto chiamato a deporre sicché alcuna lesione è stata arrecato al diritto di difesa della controparte.

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Con sentenza n. 26058/2013 la Cassazione ha affermato che il teste deve essere indicato in maniera sufficientemente determinata o comunque determinabile giacché un’imperfetta o incompleta designazione degli elementi identificativi (nome, cognome, residenza ed etc..) è idonea ad arrecare un vulnus alla difesa e al contraddittorio solo se provochi in concreto la citazione e l’assunzione come teste di un soggetto realmente diverso da quello previamente indicato, così da spiazzare l’aspettativa della controparte.
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