
Deposito a mezzo posta: necessaria la prova della data di spedizione
La Corte di Cassazione, con sentenza n. 5898 depositata il 24 marzo 2016, ha dichiarato improcedibile un ricorso per cassazione poiché il ricorrente non aveva assolto all’onere di deposito del ricorso nel termine di venti giorni dalla notifica alla controparte.
Come noto, l’art. 134 delle disposizioni di attuazione c.p.c. consente il deposito del ricorso per cassazione o del controricorso e degli atti indicati all’art. 369 e 370 c.p.c. mediante l’invio per posta, in plico raccomandato. In tali casi il deposito si considera avvenuto alla data di spedizione del plico.
Nel caso di specie, il ricorrente aveva appunto utilizzato tale modalità di deposito, tuttavia dagli atti del fascicolo risultava soltanto il momento di ricezione del piego da parte dell’ufficio del protocollo (in data successiva alla scadenza del termine) e non anche la data di spedizione della raccomandata.
Per tale ragione, la Corte di Cassazione, senza neppure entrare nel merito delle censure sollevate dal ricorrente ha dichiarato il ricorso improcedibile.

Deposito a mezzo posta: necessaria la prova della data di spedizione
La Corte di Cassazione, con sentenza n. 5898 depositata il 24 marzo 2016, ha dichiarato improcedibile un ricorso per cassazione poiché il ricorrente non aveva assolto all’onere di deposito del ricorso nel termine di venti giorni dalla notifica alla controparte.
Come noto, l’art. 134 delle disposizioni di attuazione c.p.c. consente il deposito del ricorso per cassazione o del controricorso e degli atti indicati all’art. 369 e 370 c.p.c. mediante l’invio per posta, in plico raccomandato. In tali casi il deposito si considera avvenuto alla data di spedizione del plico.
Nel caso di specie, il ricorrente aveva appunto utilizzato tale modalità di deposito, tuttavia dagli atti del fascicolo risultava soltanto il momento di ricezione del piego da parte dell’ufficio del protocollo (in data successiva alla scadenza del termine) e non anche la data di spedizione della raccomandata.
Per tale ragione, la Corte di Cassazione, senza neppure entrare nel merito delle censure sollevate dal ricorrente ha dichiarato il ricorso improcedibile.
Recent posts.
In un’epoca in cui ogni informazione diffusa sul web sembra destinata a restare per sempre, la Corte di Cassazione, con la sentenza n. 14488/2025, affronta una questione tanto attuale quanto delicata: il rapporto tra il [...]
In materia di interessi previsti dal d.lgs n. 231 del 2002 e in particolare sui debiti oggetto di procedure concorsuali aperte, la Cassazione, con una recente ordinanza, chiarisce come l’esclusione dall’applicazione del tasso legale di [...]
Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha riaffermato un principio fondamentale in materia di istanze di rimborso fiscale: la necessità di una richiesta dettagliata e completa. Questo pronunciamento non introduce novità rivoluzionarie, ma consolida [...]
Recent posts.
In un’epoca in cui ogni informazione diffusa sul web sembra destinata a restare per sempre, la Corte di Cassazione, con la sentenza n. 14488/2025, affronta una questione tanto attuale quanto delicata: il rapporto tra il [...]
In materia di interessi previsti dal d.lgs n. 231 del 2002 e in particolare sui debiti oggetto di procedure concorsuali aperte, la Cassazione, con una recente ordinanza, chiarisce come l’esclusione dall’applicazione del tasso legale di [...]