Diritto civile
Published On: 27 Febbraio 2014Categories: Articoli, Diritto civile

Danni ai clienti: responsabilità degli avvocati in caso di negligenza

Con sentenza n. 3355/2014 la Corte di Cassazione affronta una questione molto interessante in tema di responsabilità dell’avvocato.

Nel caso di specie il procuratore veniva citato in giudizio dal cliente che aveva difeso in due diversi giudizi, l’uno davanti alla Corte di Cassazione e l’altro davanti al TAR di Palermo, entrambi conclusi con una pronuncia di inammissibilità per difetto di una valida procura alle liti, avendo il difensore utilizzato un mandato generale alle liti anziché un mandato speciale per ogni singolo ricorso.

La Cassazione dirime la controversia seguendo la oramai consolidata giurisprudenza secondo cui la responsabilità del prestatore di opera intellettuale nei confronti del proprio cliente per negligente svolgimento dell’attività professionale presuppone la prova del danno e del nesso causale tra la condotta del professionista ed il pregiudizio del cliente e, in particolare, trattandosi dell’attività dell’avvocato, l’affermazione della responsabilità per colpa professionale implica una valutazione prognostica positiva circa il probabile esito favorevole dell’azione giudiziale che avrebbe dovuto essere proposta e diligentemente seguita.

In proposito la Cassazione conferma la sentenza del Giudice di Merito che aveva dichiarato di non poter emettere una pronuncia di condanna nei confronti del professionista, in quanto né l’uno né l’altro ricorso avrebbero avuto, ove esaminati nel merito, significative possibilità di accoglimento.

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Published On: 27 Febbraio 2014Categories: Articoli, Diritto civileBy

Danni ai clienti: responsabilità degli avvocati in caso di negligenza

Con sentenza n. 3355/2014 la Corte di Cassazione affronta una questione molto interessante in tema di responsabilità dell’avvocato.

Nel caso di specie il procuratore veniva citato in giudizio dal cliente che aveva difeso in due diversi giudizi, l’uno davanti alla Corte di Cassazione e l’altro davanti al TAR di Palermo, entrambi conclusi con una pronuncia di inammissibilità per difetto di una valida procura alle liti, avendo il difensore utilizzato un mandato generale alle liti anziché un mandato speciale per ogni singolo ricorso.

La Cassazione dirime la controversia seguendo la oramai consolidata giurisprudenza secondo cui la responsabilità del prestatore di opera intellettuale nei confronti del proprio cliente per negligente svolgimento dell’attività professionale presuppone la prova del danno e del nesso causale tra la condotta del professionista ed il pregiudizio del cliente e, in particolare, trattandosi dell’attività dell’avvocato, l’affermazione della responsabilità per colpa professionale implica una valutazione prognostica positiva circa il probabile esito favorevole dell’azione giudiziale che avrebbe dovuto essere proposta e diligentemente seguita.

In proposito la Cassazione conferma la sentenza del Giudice di Merito che aveva dichiarato di non poter emettere una pronuncia di condanna nei confronti del professionista, in quanto né l’uno né l’altro ricorso avrebbero avuto, ove esaminati nel merito, significative possibilità di accoglimento.

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