Attività di bed and breakfast, vincolante il regolamento condominiale
Con ordinanza depositata in data 16 gennaio 2015 la Corte di Cassazione ha statuito che per poter liberamente esercitare l’attività di bed and breakfast all’interno di un appartamento sito in un edificio condominiale è necessario verificare quanto disposto sul punto dal regolamento condominiale.
La pronuncia in commento trae origine dal ricorso proposto da un condomino avverso la sentenza della Corte d’Appello che annullava la delibera assembleare in cui questo veniva autorizzato ad esercitare l’attività di bed and breakfast.
Nel rigettare il proposto ricorso, il Supremo Collegio ha stabilito che nell’autorizzare tali attività all’interno di un condominio, prevale la volontà dell’assemblea condominiale che se il condomino possieda tutti i requisiti richiesti dalla legislazione di tipo urbanistico ed amministrativo (nel caso di specie, il Testo Unico in materia di turismo).
Nel caso di una contrapposizione tra l’interesse a svolgere l’attività di bed and breakfast in un dato appartamento da una parte e la destinazione ad uso abitativo del medesimo immobile prevista dal regolamento condominiale dall’altra (ed in particolare dagli allegati patti speciali di divisione dell’immobile da considerarsi parte integrante del regolamento medesimo), a prevalere sarà volontà dei condomini testualmente prevista nel regolamento, considerato quale disciplina contrattuale vincolante.
Attività di bed and breakfast, vincolante il regolamento condominiale
Con ordinanza depositata in data 16 gennaio 2015 la Corte di Cassazione ha statuito che per poter liberamente esercitare l’attività di bed and breakfast all’interno di un appartamento sito in un edificio condominiale è necessario verificare quanto disposto sul punto dal regolamento condominiale.
La pronuncia in commento trae origine dal ricorso proposto da un condomino avverso la sentenza della Corte d’Appello che annullava la delibera assembleare in cui questo veniva autorizzato ad esercitare l’attività di bed and breakfast.
Nel rigettare il proposto ricorso, il Supremo Collegio ha stabilito che nell’autorizzare tali attività all’interno di un condominio, prevale la volontà dell’assemblea condominiale che se il condomino possieda tutti i requisiti richiesti dalla legislazione di tipo urbanistico ed amministrativo (nel caso di specie, il Testo Unico in materia di turismo).
Nel caso di una contrapposizione tra l’interesse a svolgere l’attività di bed and breakfast in un dato appartamento da una parte e la destinazione ad uso abitativo del medesimo immobile prevista dal regolamento condominiale dall’altra (ed in particolare dagli allegati patti speciali di divisione dell’immobile da considerarsi parte integrante del regolamento medesimo), a prevalere sarà volontà dei condomini testualmente prevista nel regolamento, considerato quale disciplina contrattuale vincolante.
Recent posts.
La disoccupazione involontaria è la condizione in cui si trova il lavoratore che perde l'impiego per le cause previste dalla legge. Per superare questa condizione la legge affianca alle politiche attive di ricerca del lavoro [...]
Una prestazione straordinaria, ovvero eseguita oltre l’orario lavorativo dovrebbe, sempre e comunque, essere retribuita. Tale affermazione si evince da un principio costituzionale di cui all’art.36 e ribadito da una recente sentenza della Cassazione Sezione Lavoro, [...]
Siamo lieti di annunciare che la Corte di Cassazione ha definitivamente posto fine alla vicenda "Itaca Free Boat", accertando la legittimità della provenienza dei beni della famiglia Saraco e disponendo la revoca della confisca del [...]
Recent posts.
La disoccupazione involontaria è la condizione in cui si trova il lavoratore che perde l'impiego per le cause previste dalla legge. Per superare questa condizione la legge affianca alle politiche attive di ricerca del lavoro [...]
Una prestazione straordinaria, ovvero eseguita oltre l’orario lavorativo dovrebbe, sempre e comunque, essere retribuita. Tale affermazione si evince da un principio costituzionale di cui all’art.36 e ribadito da una recente sentenza della Cassazione Sezione Lavoro, [...]