
Spese di lite, il Giudice può liquidare anche senza espressa richiesta della parte vittoriosa
La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 2719, depositata in data 11 febbraio 2015, ha rigettato il ricorso proposto dal ricorrente avverso la decisione della Corte di Appello di Milano che ha confermato la condanna al pagamento delle spese processuali del primo grado di giudizio, non richieste dalla parte vittoriosa.
In particolare, secondo la Suprema Corte, la condanna al pagamento delle spese del giudizio, in quanto conseguenziale ed accessoria, può essere legittimamente emessa dal Giudice a carico del soccombente anche d’ufficio in mancanza di un’esplicita richiesta della parte risultante vittoriosa “sempreché la stessa non abbia manifestato espressa volontà contraria e financo il Giudice debba dichiarare cessate la materia del contendere”.
Sostanzialmente gli Ermellini hanno ritenuto che la condanna alle spese processuali conseguenziale ed accessoria, quindi senza bisogno di espressa richiesta dalla parte, salvo le due eccezioni dell’espressa manifestazione di volontà contraria e della cessazione della materia del contendere.

Spese di lite, il Giudice può liquidare anche senza espressa richiesta della parte vittoriosa
La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 2719, depositata in data 11 febbraio 2015, ha rigettato il ricorso proposto dal ricorrente avverso la decisione della Corte di Appello di Milano che ha confermato la condanna al pagamento delle spese processuali del primo grado di giudizio, non richieste dalla parte vittoriosa.
In particolare, secondo la Suprema Corte, la condanna al pagamento delle spese del giudizio, in quanto conseguenziale ed accessoria, può essere legittimamente emessa dal Giudice a carico del soccombente anche d’ufficio in mancanza di un’esplicita richiesta della parte risultante vittoriosa “sempreché la stessa non abbia manifestato espressa volontà contraria e financo il Giudice debba dichiarare cessate la materia del contendere”.
Sostanzialmente gli Ermellini hanno ritenuto che la condanna alle spese processuali conseguenziale ed accessoria, quindi senza bisogno di espressa richiesta dalla parte, salvo le due eccezioni dell’espressa manifestazione di volontà contraria e della cessazione della materia del contendere.
Recent posts.
Il dibattito giurisprudenziale in merito alla figura giuridica del mutuo c.d. solutorio è stato risolto con la recente sentenza n. 5841 del 05.03.2025 delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione. A differenza di quello tradizionale [...]
La Corte di Cassazione, con ordinanza n. 3 del 27 marzo 2025 (R.G. 27791/2024), ha affrontato una questione di rilevante importanza in materia di confisca di prevenzione, riguardante i beni che vengono ritenuti fittiziamente intestati a [...]
La sentenza n. 7299 del 19 marzo 2025 delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione affronta in modo articolato il tema del frazionamento abusivo del credito, un principio ormai consolidato nella giurisprudenza della Suprema Corte, [...]
Recent posts.
Il dibattito giurisprudenziale in merito alla figura giuridica del mutuo c.d. solutorio è stato risolto con la recente sentenza n. 5841 del 05.03.2025 delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione. A differenza di quello tradizionale [...]
La Corte di Cassazione, con ordinanza n. 3 del 27 marzo 2025 (R.G. 27791/2024), ha affrontato una questione di rilevante importanza in materia di confisca di prevenzione, riguardante i beni che vengono ritenuti fittiziamente intestati a [...]