Avvocati penalisti, è ancora sciopero
Con delibera del 4 luglio 2017 la Giunta dell’Unione delle Camere Penali italiane (UCPI) ha disposto l’astensione dalle udienze e da ogni attività nel settore penale per il giorno 18 luglio 2017.
Lo sciopero è conseguenza della modifica del codice delle leggi antimafia e delle norme sulla “confisca allargata” la cui applicazione è stata altresì estesa ai reati contro la P.A. in base ad “un’irragionevole e pericolosa logica di espansione degli strumenti nati in un contesto emergenziale di contrasto a fenomeni criminosi eccezionali”.
L’UCPI denota come tale riforma si collochi all’interno di una complessiva politica giudiziaria che si allontana da quelli che dovrebbero essere i principi configuranti il modello del giusto e dell’equo processo anche all’interno del panorama delle misure di prevenzione.
La Giunta continua evidenziando come il Governo dovrebbe essere “richiamato alla responsabilità politica di evitare di introdurre nell’Ordinamento ulteriori gravi elementi di distorsione e di squilibrio” ma che invece nella realtà “si appresta a varare una riforma che frutterà assai poco sul piano della lotta alla criminalità dei “colletti bianchi” ma che certamente contribuirà ad abbassare in maniera consistente lo standard delle garanzie ed a collocare l’Italia al di fuori dei parametri indicati dalla giurisprudenza CEDU”.
Le Camere Penali sono altresì concordi nel ritenere necessaria una revisione profonda e razionale dell’intero sistema della prevenzione e che il fenomeno corruttivo debba essere combattuto con i mezzi della “riorganizzazione, della semplificazione amministrativa e dell’efficienza e del rinnovato rigore politico e non attraverso l’utilizzo di strumenti eccezionali, autoritari ed illiberali che incidono gravemente sui diritti dei singoli cittadini e sulla tenuta degli stessi principi democratici”.
Al fine pertanto di denunciare il contrasto del progetto di legge in discorso con i principi costituzionali e convenzionali, sempre nella giornata del 18 luglio 2017 l’UCPI ha organizzato a Salerno una manifestazione nazionale sul tema della riforma del processo di prevenzione.
Dott.ssa Carmen Giovannini
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L’UCPI denota come tale riforma si collochi all’interno di una complessiva politica giudiziaria che si allontana da quelli che dovrebbero essere i principi configuranti il modello del giusto e dell’equo processo anche all’interno del panorama delle misure di prevenzione.
La Giunta continua evidenziando come il Governo dovrebbe essere “richiamato alla responsabilità politica di evitare di introdurre nell’Ordinamento ulteriori gravi elementi di distorsione e di squilibrio” ma che invece nella realtà “si appresta a varare una riforma che frutterà assai poco sul piano della lotta alla criminalità dei “colletti bianchi” ma che certamente contribuirà ad abbassare in maniera consistente lo standard delle garanzie ed a collocare l’Italia al di fuori dei parametri indicati dalla giurisprudenza CEDU”.
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