
Addio Giudice di Pace, arriva il GOP
Con la riforma della magistratura onoraria pubblicata in Gazzetta Ufficiale venerdì 29 aprile (legge n. 57/2016) è stata istituita la nuova e unica figura del Giudice Onorario di Pace (GOP) che sostituisce le figure del Giudice di Pace e dei Giudici Onorari di Tribunale e sono state sancite nuove e più ampie competenze per i giudici onorari sia in materia civile che penale.
Ai nuovi GOP, infatti, saranno affidate in materia civile, tutte le controversie in materia di condominio senza limite di valore, i procedimenti di espropriazione mobiliare presso il debitore, le espropriazioni di cose in possesso di terzi e i procedimenti meno complessi in materia di successioni e comunione.
Inoltre è stata elevata la competenza per valore: fino a 30 mila euro per le cause relative a beni mobili e fino a 50 mila euro per le cause di risarcimento del danno prodotto dalla circolazione di veicoli e natanti. Aumentano le figure di reato di competenza del giudice onorario.
Al giudice di pace saranno attribuite nuove fattispecie di reato, sia consumati che tentati, come: quella di minaccia ex art. 612 c.p. (anche nell’ipotesi più grave di cui al comma 2 e salvo sussistano altre circostanze aggravanti); le ipotesi di furto perseguibili a querela; l’abbandono di animali e le contravvenzioni riguardanti animali o specie vegetali protette, nonché il rifiuto di fornire le generalità alle forze dell’ordine e le violazioni sul commercio e la vendita di fitofarmaci e derrate alimentari.
È stato previsto, inoltre che l’incarico possa durare 4 anni, rinnovabili una sola volta. Cambiano anche i requisiti di accesso: infatti per diventare GOP sarà sufficiente la laurea in legge (non più anche il titolo di avvocato) ed avere un’età compresa fra i ventisette e sessant’anni.
La magistratura onoraria, inoltre, sarà unificata: cade la distinzione tra giudici di pace e giudici onorari di tribunale e ci sarà un’unica figura, il giudice onorario di pace (GOP).

Addio Giudice di Pace, arriva il GOP
Con la riforma della magistratura onoraria pubblicata in Gazzetta Ufficiale venerdì 29 aprile (legge n. 57/2016) è stata istituita la nuova e unica figura del Giudice Onorario di Pace (GOP) che sostituisce le figure del Giudice di Pace e dei Giudici Onorari di Tribunale e sono state sancite nuove e più ampie competenze per i giudici onorari sia in materia civile che penale.
Ai nuovi GOP, infatti, saranno affidate in materia civile, tutte le controversie in materia di condominio senza limite di valore, i procedimenti di espropriazione mobiliare presso il debitore, le espropriazioni di cose in possesso di terzi e i procedimenti meno complessi in materia di successioni e comunione.
Inoltre è stata elevata la competenza per valore: fino a 30 mila euro per le cause relative a beni mobili e fino a 50 mila euro per le cause di risarcimento del danno prodotto dalla circolazione di veicoli e natanti. Aumentano le figure di reato di competenza del giudice onorario.
Al giudice di pace saranno attribuite nuove fattispecie di reato, sia consumati che tentati, come: quella di minaccia ex art. 612 c.p. (anche nell’ipotesi più grave di cui al comma 2 e salvo sussistano altre circostanze aggravanti); le ipotesi di furto perseguibili a querela; l’abbandono di animali e le contravvenzioni riguardanti animali o specie vegetali protette, nonché il rifiuto di fornire le generalità alle forze dell’ordine e le violazioni sul commercio e la vendita di fitofarmaci e derrate alimentari.
È stato previsto, inoltre che l’incarico possa durare 4 anni, rinnovabili una sola volta. Cambiano anche i requisiti di accesso: infatti per diventare GOP sarà sufficiente la laurea in legge (non più anche il titolo di avvocato) ed avere un’età compresa fra i ventisette e sessant’anni.
La magistratura onoraria, inoltre, sarà unificata: cade la distinzione tra giudici di pace e giudici onorari di tribunale e ci sarà un’unica figura, il giudice onorario di pace (GOP).
Recent posts.
La Corte di Cassazione ha sollevato dubbi sull’ammissibilità del ricorso presentato da Telecom Italia (TIM) per la restituzione di un canone da oltre 1 miliardo di euro, versato anni fa allo Stato per l’uso di [...]
Con una recentissima pronuncia (Ordinanza del 27 maggio 2025 n. 14157) la Corte di Cassazione, Sez. Lav., ha affermato che, qualora un dipendente licenziato per superamento del periodo di comporto decida di impugnare il licenziamento, [...]
La Terza Sezione Civile della Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 1211/2025, depositata il 7 maggio, ha dichiarato inammissibile un ricorso per “insuperabile oscurità e confusione”, sanzionando il difensore non solo sul piano processuale ma [...]
Recent posts.
La Corte di Cassazione ha sollevato dubbi sull’ammissibilità del ricorso presentato da Telecom Italia (TIM) per la restituzione di un canone da oltre 1 miliardo di euro, versato anni fa allo Stato per l’uso di [...]
Con una recentissima pronuncia (Ordinanza del 27 maggio 2025 n. 14157) la Corte di Cassazione, Sez. Lav., ha affermato che, qualora un dipendente licenziato per superamento del periodo di comporto decida di impugnare il licenziamento, [...]