
Eccezione di inadempimento per i contratti a prestazioni corrispettive
La Corte di Cassazione, con la sentenza del 5 settembre 2012, n. 14905 torna a pronunciarsi in merito all’eccezione di inadempimento nei contratti a prestazioni corrispettive.
In particolare, i giudici di legittimità ritengono applicabile anche ai rapporti di lavoro il principio generale secondo cui il rifiuto di adempiere, quale reazione all’inadempimento dell’altra parte, non contrasta con i principi generali di lealtà e buona fede qualora risulti ragionevole e logico in senso oggettivo, trovando giustificazione nella gravità della prestazione ineseguita.
Il giudice chiamato a pronunciarsi su tale eccezione, precisa la Suprema Corte, dovrà “procedere alla valutazione comparativa dei comportamenti, tenendo conto non solo dell’elemento cronologico, ma anche di quello logico, essendo necessario stabilire se vi sia relazione causale ed adeguatezza, nel senso della proporzionalità rispetto alla funzione economico-sociale del contratto, tra l’inadempimento dell’uno e il precedente inadempimento dell’altro”.

Eccezione di inadempimento per i contratti a prestazioni corrispettive
La Corte di Cassazione, con la sentenza del 5 settembre 2012, n. 14905 torna a pronunciarsi in merito all’eccezione di inadempimento nei contratti a prestazioni corrispettive.
In particolare, i giudici di legittimità ritengono applicabile anche ai rapporti di lavoro il principio generale secondo cui il rifiuto di adempiere, quale reazione all’inadempimento dell’altra parte, non contrasta con i principi generali di lealtà e buona fede qualora risulti ragionevole e logico in senso oggettivo, trovando giustificazione nella gravità della prestazione ineseguita.
Il giudice chiamato a pronunciarsi su tale eccezione, precisa la Suprema Corte, dovrà “procedere alla valutazione comparativa dei comportamenti, tenendo conto non solo dell’elemento cronologico, ma anche di quello logico, essendo necessario stabilire se vi sia relazione causale ed adeguatezza, nel senso della proporzionalità rispetto alla funzione economico-sociale del contratto, tra l’inadempimento dell’uno e il precedente inadempimento dell’altro”.
Recent posts.
Con una recentissima pronuncia (Ordinanza del 27 maggio 2025 n. 14157) la Corte di Cassazione, Sez. Lav., ha affermato che, qualora un dipendente licenziato per superamento del periodo di comporto decida di impugnare il licenziamento, [...]
La Terza Sezione Civile della Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 1211/2025, depositata il 7 maggio, ha dichiarato inammissibile un ricorso per “insuperabile oscurità e confusione”, sanzionando il difensore non solo sul piano processuale ma [...]
Con una recente pronuncia (Ordinanza del 28 aprile 2025 n. 11154) la Corte di Cassazione, Sez. Lav., ha ribadito in ambito giuslavoristico un principio già ampiamente consolidato nella giurisprudenza di legittimità. Nel particolare ha precisato [...]
Recent posts.
Con una recentissima pronuncia (Ordinanza del 27 maggio 2025 n. 14157) la Corte di Cassazione, Sez. Lav., ha affermato che, qualora un dipendente licenziato per superamento del periodo di comporto decida di impugnare il licenziamento, [...]
La Terza Sezione Civile della Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 1211/2025, depositata il 7 maggio, ha dichiarato inammissibile un ricorso per “insuperabile oscurità e confusione”, sanzionando il difensore non solo sul piano processuale ma [...]