Autorimessa a pagamento, chi paga i danni se il veicolo viene danneggiato?
Egregio Professore,
avrei bisogno di un suo autorevole parere in merito ad un caso che Le riassumo brevemente: circa due giorni fa ho lasciato la mia automobile in custodia all’interno di un autorimessa a pagamento. Quando ho fatto ritorno al parcheggio, ho trovato l’auto danneggiata. Posso pretendere il risarcimento del danno dal depositario?
Grazie
________
Carissimo Signore:
La costante giurisprudenza della Suprema Corte e la prevalente dottrina hanno sempre ritenuto che il “contratto atipico di posteggio” di un veicolo in un pubblico parcheggio va inquadrato nella disciplina del contratto di deposito, il quale implica l’obbligo per il depositario di custodire il veicolo e di restituirlo nello stato in cui è stata consegnato, ed il conseguente obbligo – ove l’automezzo stesso venga sottratto o danneggiato – al risarcimento del danno.
Inoltre sempre la Cassazione con sentenza n. 5837/07 ha considerato irrilevanti eventuali condizioni generali di contratto predisposte dal gestore dell’autorimessa, che escluda un obbligo di custodia, pertanto l’eventuale clausola che escluda la responsabilità del gestore del parcheggio in caso di furto e/o di danneggiamento del veicolo, è da considerarsi vessatoria e dev’essere approvata per iscritto.
Quindi, qualora Lei non abbia firmato specificamente una clausola nel senso di cui sopra, ha pienamente diritto ad ottenere il ristoro dei danni causati alla Sua autovettura.
Autorimessa a pagamento, chi paga i danni se il veicolo viene danneggiato?
Egregio Professore,
avrei bisogno di un suo autorevole parere in merito ad un caso che Le riassumo brevemente: circa due giorni fa ho lasciato la mia automobile in custodia all’interno di un autorimessa a pagamento. Quando ho fatto ritorno al parcheggio, ho trovato l’auto danneggiata. Posso pretendere il risarcimento del danno dal depositario?
Grazie
________
Carissimo Signore:
La costante giurisprudenza della Suprema Corte e la prevalente dottrina hanno sempre ritenuto che il “contratto atipico di posteggio” di un veicolo in un pubblico parcheggio va inquadrato nella disciplina del contratto di deposito, il quale implica l’obbligo per il depositario di custodire il veicolo e di restituirlo nello stato in cui è stata consegnato, ed il conseguente obbligo – ove l’automezzo stesso venga sottratto o danneggiato – al risarcimento del danno.
Inoltre sempre la Cassazione con sentenza n. 5837/07 ha considerato irrilevanti eventuali condizioni generali di contratto predisposte dal gestore dell’autorimessa, che escluda un obbligo di custodia, pertanto l’eventuale clausola che escluda la responsabilità del gestore del parcheggio in caso di furto e/o di danneggiamento del veicolo, è da considerarsi vessatoria e dev’essere approvata per iscritto.
Quindi, qualora Lei non abbia firmato specificamente una clausola nel senso di cui sopra, ha pienamente diritto ad ottenere il ristoro dei danni causati alla Sua autovettura.
Recent posts.
La Terza Sezione Penale della Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 18464 del 16 maggio 2025, accogliendo il ricorso presentato dall’avvocato Salvatore Staiano, ha ammesso l’utilizzo, da parte degli avvocati della difesa, dei file di [...]
In un’epoca in cui ogni informazione diffusa sul web sembra destinata a restare per sempre, la Corte di Cassazione, con la sentenza n. 14488/2025, affronta una questione tanto attuale quanto delicata: il rapporto tra il [...]
In materia di interessi previsti dal d.lgs n. 231 del 2002 e in particolare sui debiti oggetto di procedure concorsuali aperte, la Cassazione, con una recente ordinanza, chiarisce come l’esclusione dall’applicazione del tasso legale di [...]
Recent posts.
La Terza Sezione Penale della Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 18464 del 16 maggio 2025, accogliendo il ricorso presentato dall’avvocato Salvatore Staiano, ha ammesso l’utilizzo, da parte degli avvocati della difesa, dei file di [...]
In un’epoca in cui ogni informazione diffusa sul web sembra destinata a restare per sempre, la Corte di Cassazione, con la sentenza n. 14488/2025, affronta una questione tanto attuale quanto delicata: il rapporto tra il [...]