L’aspetto legale della vittoria di Max Verstappen

Domenica 12.12.2021 si è assegnato il titolo mondiale della Formula 1, che ha visto trionfare l’olandese Max Verstappen ai danni del pluricampione Lewis Hamilton.

La sicurezza della vittoria del pilota olandese, però, non è arrivata sin da subito, ma è stata confermata esclusivamente dopo che i commissari della Fia hanno respinto due reclami presentati dalla Mercedes al termine della gara.

Si può dire, quindi, che la vittoria di Max Verstappen nasconda al suo interno anche un aspetto legale.

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Infatti, come già nel presente articolo è stato rappresentato, la Mercedes ha presentato 2 reclami al termine dell’ultimo gran premio della stagione: il primo dei due è stato presentato per esporre le proprie proteste riguardo una manovra dell’olandese che, secondo la casa automobilistica tedesca, avrebbe violato l’articolo 48.8 del regolamento sportivo Fia che prevede il divieto, in regime di Safety Car, di sorpassare un’altra vettura in pista, a parte alcune eccezioni.

Qualche secondo prima dell’ultimo giro thrilling, Verstappen ha affiancato Lewis Hamilton con l’ala anteriore, mettendosi forse davanti per qualche istante (e centimetro), la propria autovettura in pieno regime di Safety Car.

In questo caso, comunque, per gli steward e i commissari della Fia non ci sono stati gli estremi per accogliere il ricorso.

La seconda ragione paventata dalla Mercedes verteva invece contro l’ordine d’arrivo, per presunta violazione dell’articolo 48.12 del Regolamento Sportivo Fia che descrive come la direzione gara può determinare chi può sdoppiarsi in regime di Safety Car.

Infatti, l’articolo 48.12 del Regolamento Sportivo Fia testualmente recita che “tutte le auto che sono state doppiate dal leader saranno tenute a superare le auto nel giro di testa e la safety car”.

I controllori di gara hanno però dato l’ordine previsto dall’art. 48.12 solo a cinque vetture doppiate – Lando Norris, Fernando Alonso, Esteban Ocon, Charles Leclerc e Sebastian Vettel – di passare la safety car prima della ripartenza, ma Daniel Ricciardo, Lance Stroll e Mick Schumacher (doppiati anche loro, ma non nel gruppo tra Hamilton e Verstappen) non hanno ricevuto la stessa chiamata.

In altre parole, la direzione gara ha deciso che solo le cinque vetture doppiate che si trovavano tra Hamilton e Verstappen in pista potevano superare la Safety Car, mentre tutte quelle dietro l’olandese non sono state autorizzate a farlo.

Quindi, la decisione dei commissari Fia, appena prima dell’ultimo giro del Gran Premio più importante della stagione, ha concesso a Verstappen di tornare alle spalle di Hamilton, che poi ha superato alla ripresa della corsa, vincendo il Gran Premio di Abu Dhabi e, soprattutto, il mondiale piloti 2021.

La Mercedes ha quindi lamentato che lo stesso articolo 48.12 prevede che nel momento in cui vengono fatte sdoppiare delle macchine, la Safety Car deve comunque fare un giro in più.

E quel giro in più avrebbe portato alla conclusione della gara con Hamilton davanti.

L’articolo spiega come le vetture debbano guidare in sicurezza dopo essersi disimpegnate e il paragrafo si conclude così:

“A meno che il direttore di gara non ritenga ancora necessaria la presenza della Safety Car, una volta che l’ultima vettura doppiata avrà superato il leader, la Safety Car tornerà ai box alla fine del giro successivo”.

Il reclamo basato sui motivi appena menzionati è stato respinto dai commissari Fia, che hanno quindi assegnato la vittoria finale al pilota della Red Bull.

La decisione della Fia si è basata sugli articoli 48.13 e 15.3 del Regolamento.

L’articolo 48.13 stabilisce che il messaggio “Safety Car in questo giro” è il segnale che entrerà in pit lane (ossia la corsia dei box) alla fine di quel giro.

Quindi, la direzione gara ha difeso il suo operato affermando che lo scopo dell’Articolo 48.12 era quello di rimuovere quelle vetture doppiate che avrebbero “interferito” nella corsa tra i primi e che a suo avviso l’Articolo 48.13 era quello da applicarsi in questa situazione.

Il direttore di gara ha altresì ricordato che era stato a lungo concordato da tutti i team che, ove possibile, era altamente auspicabile che la gara si dovesse concludere in una condizione “verde” (cioè non sotto Safety Car).

Inoltre, l’Articolo 15.3 conferisce al direttore di gara “l’autorità assoluta” sull’”Uso della Safety Car” e, di conseguenza, la Fia ha concluso che l’articolo 15.3 consente alla stessa direzione gara di controllare l’uso della Safety Car, e quindi di determinarne anche il suo schieramento e ritiro.

In aggiunta, sebbene l’articolo 48.12 possa non essere stato applicato integralmente, in relazione al rientro ai box della Safety Car alla fine del giro successivo, l’articolo 48.13 prevale e una volta visualizzato il messaggio “Safety Car in questo giro”, è obbligatorio ritirare la Safety Car alla fine di quel giro.

In conclusione, nonostante la Mercedes abbia voluto far valere una interpretazione letterale dell’articolo 48.12 che, a primo impatto, può anche sembrare la più giusta, la direzione gara e i commissari Fia, vista anche la specialità del caso di specie, hanno ritenuto di accogliere le difese presentate dalla scuderia della Red Bull, e di varare come “giusto” l’operato dei commissari di gara, confermando la vittoria di Max Verstappen del GP e del mondiale piloti 2021.