
Balcone privato: a chi spetta pagare il restauro?
Con ordinanza n. 27083 del 2018 la Suprema Corte di Cassazione si è interessata di accertare di chi fosse competenza il pagamento per il restauro di un balcone di proprietà esclusiva di un condomino.
Il ricorrente sosteneva che il frontalino, costituendo parte del balcone ed essendo quest’ultimo, a sua volta, proiezione dell’appartamento, la riparazione del primo doveva porsi a carico del singolo condomino e non del condominio, non constando una situazione di pregio architettonico da salvaguardare, tale da giustificare l’accollo collettivo della spesa.
La Cassazione smentisce il ricorrente confermando il proprio indirizzo secondo il quale i balconi aggettanti, costituendo un “prolungamento” della corrispondente unità immobiliare, appartengono in via esclusiva al proprietario di questa, dovendosi considerare beni comuni a tutti soltanto i rivestimenti e gli elementi decorativi della parte frontale e di quella inferiore, quando si inseriscono nel prospetto dell’edificio e contribuiscono a renderlo esteticamente gradevole (ex multis, Sez. 2, n. 6624, 30/4/2012, Rv. 622451).
Secondo la Corte, quindi, la spesa può imputarsi al condominio anche quando l’edificio non mostri particolari pregevolezze artistiche o architettoniche, essendo sufficiente che il rivestimento esterno al balcone contribuisca alla gradevolezza estetica dell’intero manufatto.
E ciò è avvenuto avendo la Corte di Appello visionato i reperti fotografici che attestavano tale requisito.
Per tali motivi il Collegio ha ritenuto di dover rigettare il ricorso.
Avv. Gavril Zaccaria

Balcone privato: a chi spetta pagare il restauro?
Con ordinanza n. 27083 del 2018 la Suprema Corte di Cassazione si è interessata di accertare di chi fosse competenza il pagamento per il restauro di un balcone di proprietà esclusiva di un condomino.
Il ricorrente sosteneva che il frontalino, costituendo parte del balcone ed essendo quest’ultimo, a sua volta, proiezione dell’appartamento, la riparazione del primo doveva porsi a carico del singolo condomino e non del condominio, non constando una situazione di pregio architettonico da salvaguardare, tale da giustificare l’accollo collettivo della spesa.
La Cassazione smentisce il ricorrente confermando il proprio indirizzo secondo il quale i balconi aggettanti, costituendo un “prolungamento” della corrispondente unità immobiliare, appartengono in via esclusiva al proprietario di questa, dovendosi considerare beni comuni a tutti soltanto i rivestimenti e gli elementi decorativi della parte frontale e di quella inferiore, quando si inseriscono nel prospetto dell’edificio e contribuiscono a renderlo esteticamente gradevole (ex multis, Sez. 2, n. 6624, 30/4/2012, Rv. 622451).
Secondo la Corte, quindi, la spesa può imputarsi al condominio anche quando l’edificio non mostri particolari pregevolezze artistiche o architettoniche, essendo sufficiente che il rivestimento esterno al balcone contribuisca alla gradevolezza estetica dell’intero manufatto.
E ciò è avvenuto avendo la Corte di Appello visionato i reperti fotografici che attestavano tale requisito.
Per tali motivi il Collegio ha ritenuto di dover rigettare il ricorso.
Avv. Gavril Zaccaria
Recent posts.
Tra slancio riformatore e richiami alla politica, il ruolo della Suprema Corte nell’Italia che cambia Un numero senza eguali nel panorama europeo: oltre 80.000 ricorsi l’anno. È questo il carico che ogni anno affronta la [...]
La Corte di Cassazione ha sollevato dubbi sull’ammissibilità del ricorso presentato da Telecom Italia (TIM) per la restituzione di un canone da oltre 1 miliardo di euro, versato anni fa allo Stato per l’uso di [...]
Con una recentissima pronuncia (Ordinanza del 27 maggio 2025 n. 14157) la Corte di Cassazione, Sez. Lav., ha affermato che, qualora un dipendente licenziato per superamento del periodo di comporto decida di impugnare il licenziamento, [...]
Recent posts.
Tra slancio riformatore e richiami alla politica, il ruolo della Suprema Corte nell’Italia che cambia Un numero senza eguali nel panorama europeo: oltre 80.000 ricorsi l’anno. È questo il carico che ogni anno affronta la [...]
La Corte di Cassazione ha sollevato dubbi sull’ammissibilità del ricorso presentato da Telecom Italia (TIM) per la restituzione di un canone da oltre 1 miliardo di euro, versato anni fa allo Stato per l’uso di [...]