
La domanda di arbitrato ai sensi dell’art. 806 c.p.c.
La domanda di arbitrato è l’atto a mezzo del quale colui che ha interesse instaura il procedimento arbitrale per risolvere una controversia in virtù di un’apposita clausola compromissoria prevista nel contratto, o in un atto separato, stipulato tra le parti ovvero di un apposito accordo, il compromesso, sottoscritto tra le stesse successivamente al sorgere della controversia, secondo la formula che segue:
Non senza segnalare che:
- L’arbitrato può essere rituale qualora la decisione adottata dagli arbitri, il lodo arbitrale, ha gli stessi effetti vincolanti di una sentenza pronunciata dall’autorità giudiziaria; può essere, al contrario, irrituale quando gli arbitri definiscono la controversia mediante determinazioni contrattuali.

La domanda di arbitrato ai sensi dell’art. 806 c.p.c.
La domanda di arbitrato è l’atto a mezzo del quale colui che ha interesse instaura il procedimento arbitrale per risolvere una controversia in virtù di un’apposita clausola compromissoria prevista nel contratto, o in un atto separato, stipulato tra le parti ovvero di un apposito accordo, il compromesso, sottoscritto tra le stesse successivamente al sorgere della controversia, secondo la formula che segue:
Non senza segnalare che:
- L’arbitrato può essere rituale qualora la decisione adottata dagli arbitri, il lodo arbitrale, ha gli stessi effetti vincolanti di una sentenza pronunciata dall’autorità giudiziaria; può essere, al contrario, irrituale quando gli arbitri definiscono la controversia mediante determinazioni contrattuali.
Recent posts.
La Terza Sezione Civile della Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 1211/2025, depositata il 7 maggio, ha dichiarato inammissibile un ricorso per “insuperabile oscurità e confusione”, sanzionando il difensore non solo sul piano processuale ma [...]
Con una recente pronuncia (Ordinanza del 28 aprile 2025 n. 11154) la Corte di Cassazione, Sez. Lav., ha ribadito in ambito giuslavoristico un principio già ampiamente consolidato nella giurisprudenza di legittimità. Nel particolare ha precisato [...]
Con ordinanza n. 10933/2025, pubblicata in data 25.04.2025, le Sezioni Unite Civili della Suprema Corte di Cassazione hanno risolto una questione di massima che riveste notevole importanza, anche alla luce della giurisprudenza formatasi in proposito, [...]
Recent posts.
La Terza Sezione Civile della Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 1211/2025, depositata il 7 maggio, ha dichiarato inammissibile un ricorso per “insuperabile oscurità e confusione”, sanzionando il difensore non solo sul piano processuale ma [...]
Con una recente pronuncia (Ordinanza del 28 aprile 2025 n. 11154) la Corte di Cassazione, Sez. Lav., ha ribadito in ambito giuslavoristico un principio già ampiamente consolidato nella giurisprudenza di legittimità. Nel particolare ha precisato [...]