Posso trasformare una finestra in una portafinestra?
Buonasera, abito in un condominio all’ultimo piano e vorrei allargare una finestra creando una portafinestra per l’accesso sul terrazzo. E’ possibile farlo?
_______________
Buonasera, poiché normalmente in un condominio la predisposizione delle finestre e delle portefinestre costituisce a tutti gli effetti prospetto del palazzo per modificarlo è necessario in primo luogo avere il consenso degli altri condòmini in quanto, secondo quanto prescritto dal Codice Civile, al fine della preservazione del “decoro” delle facciate, non si può permettere ad ogni singolo condomino di modificare le dimensioni delle sue finestre a proprio piacimento.
Di conseguenza dovrà sottoporre il suo progetto in assemblea di condominio ed ottenere la maggioranza dei consensi a tale modifica.
Una volta ottenuto tale consenso, potrà procedere all’ampliamento previa concessione del permesso a costruire, trattandosi a tutti gli effetti della creazione di una nuova opera ai sensi e per gli effetti del D.P.R. n. 380 del 2001, art. 3, comma 1, lett. d).
Infatti, come stabilito dalla Corte di Cassazione “…l’apertura di una porta al posto di una preesistente finestra necessita del preventivo rilascio del permesso di costruire, non essendo sufficiente la mera denuncia d’inizio attività poiché si tratta d’intervento edilizio comportante una modifica dei prospetti, in quanto tale non qualificabile come ristrutturazione edilizia “minore””.(Cass. Pen, n. 834 del 13/01/2009)
Sergio Scicchitano
Posso trasformare una finestra in una portafinestra?
Buonasera, abito in un condominio all’ultimo piano e vorrei allargare una finestra creando una portafinestra per l’accesso sul terrazzo. E’ possibile farlo?
_______________
Buonasera, poiché normalmente in un condominio la predisposizione delle finestre e delle portefinestre costituisce a tutti gli effetti prospetto del palazzo per modificarlo è necessario in primo luogo avere il consenso degli altri condòmini in quanto, secondo quanto prescritto dal Codice Civile, al fine della preservazione del “decoro” delle facciate, non si può permettere ad ogni singolo condomino di modificare le dimensioni delle sue finestre a proprio piacimento.
Di conseguenza dovrà sottoporre il suo progetto in assemblea di condominio ed ottenere la maggioranza dei consensi a tale modifica.
Una volta ottenuto tale consenso, potrà procedere all’ampliamento previa concessione del permesso a costruire, trattandosi a tutti gli effetti della creazione di una nuova opera ai sensi e per gli effetti del D.P.R. n. 380 del 2001, art. 3, comma 1, lett. d).
Infatti, come stabilito dalla Corte di Cassazione “…l’apertura di una porta al posto di una preesistente finestra necessita del preventivo rilascio del permesso di costruire, non essendo sufficiente la mera denuncia d’inizio attività poiché si tratta d’intervento edilizio comportante una modifica dei prospetti, in quanto tale non qualificabile come ristrutturazione edilizia “minore””.(Cass. Pen, n. 834 del 13/01/2009)
Sergio Scicchitano
Recent posts.
Tra slancio riformatore e richiami alla politica, il ruolo della Suprema Corte nell’Italia che cambia Un numero senza eguali nel panorama europeo: oltre 80.000 ricorsi l’anno. È questo il carico che ogni anno affronta la [...]
La Corte di Cassazione ha sollevato dubbi sull’ammissibilità del ricorso presentato da Telecom Italia (TIM) per la restituzione di un canone da oltre 1 miliardo di euro, versato anni fa allo Stato per l’uso di [...]
Con una recentissima pronuncia (Ordinanza del 27 maggio 2025 n. 14157) la Corte di Cassazione, Sez. Lav., ha affermato che, qualora un dipendente licenziato per superamento del periodo di comporto decida di impugnare il licenziamento, [...]
Recent posts.
Tra slancio riformatore e richiami alla politica, il ruolo della Suprema Corte nell’Italia che cambia Un numero senza eguali nel panorama europeo: oltre 80.000 ricorsi l’anno. È questo il carico che ogni anno affronta la [...]
La Corte di Cassazione ha sollevato dubbi sull’ammissibilità del ricorso presentato da Telecom Italia (TIM) per la restituzione di un canone da oltre 1 miliardo di euro, versato anni fa allo Stato per l’uso di [...]